Storia della medicina del lavoro. Da Bernardino Ramazzini a Salvatore Maugeri
0 0
Risorsa locale

Cosmacini, Giorgio

Storia della medicina del lavoro. Da Bernardino Ramazzini a Salvatore Maugeri

Abstract: Il maggior storico della medicina in Italia ripercorre la nascita di una disciplina fondamentale per comprendere la società. All'inizio del Settecento, Bernardino Ramazzini, celebre medico e accademico emiliano, dà alle stampe un testo destinato a cambiare il rapporto tra medicina e politica della salute: il De morbis artificum diatriba. Seguendo un'intuizione originaria di Ippocrate, Ramazzini considera salute e lavoro due elementi inscindibili: ogni diagnosi deve passare per la conoscenza approfondita delle mansioni quotidiane del paziente. Così, con approccio preilluminista, entrando nelle case e nelle botteghe, Ramazzini inizia a studiare le condizioni di vita e lo svilupparsi di patologie in oltre cinquanta tipi differenti di lavoratori. È la nascita della medicina del lavoro. Già sul finire del XVII secolo, del resto, si era arrivati all'idea che l'aver cura della salute dei lavoratori non implicava soltanto benefici ad personam, ma era utile ad societatem. La forza lavoro, motore imprescindibile del nuovo sistema produttivo industriale, andava tutelata. Le classi più povere, che per secoli erano state ignorate dalla medicina in nome di un pregiudizio aristocratico, irrompono nelle aule accademiche, diventano oggetto di studio. La medicina del lavoro emerge dal mero ambito tecnico, entrando in un chiaroscuro di scontro e incontro politico e filosofico. Dalla teorizzazione dei concetti di "igiene pubblica" e "medicina preventiva", alla fondazione della Clinica del Lavoro voluta da Luigi Devoto, fino ai fondamentali progressi apportati da Salvatore Maugeri - che tra i primi parlò del bisogno di un percorso riabilitativo per i lavoratori che hanno subito infortuni -, Giorgio Cosmacini ricostruisce il percorso di una disciplina angolare dello stato moderno. Ne indaga i presupposti filosofici e ne ripercorre la storia, fatta di medici visionari e accademici reazionari, di "padroni" tutelati e lavoratori debilitati, restituendoci l'affascinante storia del rapporto indissolubile tra salute e lavoro.


Titolo e contributi: Storia della medicina del lavoro. Da Bernardino Ramazzini a Salvatore Maugeri

Pubblicazione: UTET, 18/01/2022

EAN: 9788851198855

Data:18-01-2022

Nota:
  • Lingua: italiano
  • Formato: EPUB con DRM Adobe

Nomi:

Dati generali (100)
  • Tipo di data: data di dettaglio
  • Data di pubblicazione: 18-01-2022

Il maggior storico della medicina in Italia ripercorre la nascita di una disciplina fondamentale per comprendere la società. All'inizio del Settecento, Bernardino Ramazzini, celebre medico e accademico emiliano, dà alle stampe un testo destinato a cambiare il rapporto tra medicina e politica della salute: il De morbis artificum diatriba. Seguendo un'intuizione originaria di Ippocrate, Ramazzini considera salute e lavoro due elementi inscindibili: ogni diagnosi deve passare per la conoscenza approfondita delle mansioni quotidiane del paziente. Così, con approccio preilluminista, entrando nelle case e nelle botteghe, Ramazzini inizia a studiare le condizioni di vita e lo svilupparsi di patologie in oltre cinquanta tipi differenti di lavoratori. È la nascita della medicina del lavoro. Già sul finire del XVII secolo, del resto, si era arrivati all'idea che l'aver cura della salute dei lavoratori non implicava soltanto benefici ad personam, ma era utile ad societatem. La forza lavoro, motore imprescindibile del nuovo sistema produttivo industriale, andava tutelata. Le classi più povere, che per secoli erano state ignorate dalla medicina in nome di un pregiudizio aristocratico, irrompono nelle aule accademiche, diventano oggetto di studio. La medicina del lavoro emerge dal mero ambito tecnico, entrando in un chiaroscuro di scontro e incontro politico e filosofico. Dalla teorizzazione dei concetti di "igiene pubblica" e "medicina preventiva", alla fondazione della Clinica del Lavoro voluta da Luigi Devoto, fino ai fondamentali progressi apportati da Salvatore Maugeri - che tra i primi parlò del bisogno di un percorso riabilitativo per i lavoratori che hanno subito infortuni -, Giorgio Cosmacini ricostruisce il percorso di una disciplina angolare dello stato moderno. Ne indaga i presupposti filosofici e ne ripercorre la storia, fatta di medici visionari e accademici reazionari, di "padroni" tutelati e lavoratori debilitati, restituendoci l'affascinante storia del rapporto indissolubile tra salute e lavoro.

Vedi tutti

Ultime recensioni inserite

Nessuna recensione

Codice da incorporare

Copia e incolla sul tuo sito il codice HTML qui sotto.