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La via selvatica. Storie di umani e non umani
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Favole, Adriano

La via selvatica. Storie di umani e non umani

Laterza, 15/03/2024

Abstract: La 'via selvatica' è quella che ci fa scoprire che non siamo solo cultura, che l'essere umano vive delle relazioni che intrattiene con tutti i suoi 'simili', dalle api ai vulcani, dalle foreste alle barriere coralline, dalle piante ai funghi che abitano con noi la Terra.Adriano Favole ce la racconta portandoci dentro la foresta di Tchamba, sull'isola di Futuna, tra i vulcani di La Réunion, sulle ramificazioni liquide dell'Amazzonia, nella baia di Lékiny e tra le radure delle Alpi occidentali.Un giorno James Clifford, uno dei più noti antropologi contemporanei, fu invitato dal suo amico Jean-Marie Tjibaou, un Kanak della Nuova Caledonia, a visitare la sua tribù natale. A un certo punto, dalla sommità della collina, Clifford vide alcune abitazioni in mezzo a una radura nella foresta. "Dov'è casa tua?", gli chiese. Tjibaou lo guardò, aprì il palmo della mano muovendolo a 360 gradi, invitandolo a osservare l'insieme del paesaggio e gli disse in francese: "C'est ça la maison!" (È questa la casa!). 'Casa' è fuori di noi, è l'insieme delle relazioni che abbiamo con gli umani e con gli altri esseri che vivono con noi qui sulla Terra. Dobbiamo la vita a forze ed esseri 'selvatici', 'incolti', che vivono cioè fuori dai confini delle culture intese come spazi simbolici. L'incolto è la nozione di cui abbiamo bisogno per uscire da quella contrapposizione tra natura e cultura che continua a colonizzare le nostre menti. L'incolto non è il caos: è la vita che si organizza, che germoglia, che si stratifica come i coralli, che si incontra e si scontra, la vita che rinasce continuamente nei dintorni di quella organizzazione che chiamiamo 'cultura'. L'incolto è un aspetto del mondo che viviamo e della condizione umana. Non è un caso che alcune società lo abbiano 'sacralizzato' e spesso posto al centro di rituali, proteggendolo dall'invasività e dall'avidità umana con norme e divieti. È in gran parte nell'incolto o nel semi-colto delle foreste e degli oceani che si produce l'ossigeno che respiriamo; è nei greti dei torrenti e nelle forre sotterranee che si accumula l'acqua che beviamo. Gli dobbiamo l'esistenza e, anche se non sempre lo riconosciamo, l'incolto ha una sua vita, è un assemblaggio di progettualità che prescindono da noi; l'incolto si cura di noi. Noi siamo incolto.

Omicidio a Lombard Street
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Feniello, Amedeo

Omicidio a Lombard Street

Laterza, 15/03/2024

Abstract: Siamo nel 1379, a Londra. È una notte di fine agosto e a Lombard Street, la strada dove vivono i banchieri italiani, c'è un corpo senza vita.Tutti gli indizi sembrano condurre a una soluzione semplice: un omicidio casuale frutto di una rissa tra balordi. Ma è andata veramente così? Un libro sorprendente, per gli amanti della storia e … dei gialli.Nella notte di un venerdì di fine agosto del 1379 il corpo di un mercante giace senza vita in una strada dal nome curioso e destinata a una grande fama nei secoli successivi: Lombard Street, la strada dei lombardi o, per meglio dire, degli italiani che a Londra hanno aperto le sedi inglesi dei loro commerci. All'apparenza questo omicidio ha tutta l'aria di essere una storia semplice, una storia come tante altre: una rissa tra balordi, avvenuta per caso e finita nella maniera peggiore. A questa versione crede il coroner, Nicholas Dymcock. Ci credono pure gli sceriffi, gli uomini che lo appoggiano nell'indagine e soprattutto ci crede tutta la città. A rafforzare questa pista c'è poi un altro elemento: il morto è un genovese, gente per gli inglesi dalla doppia faccia e oggetto di grande odio. E allora tutto sembra tornare, un omicidio di strada magari legato anche alle antipatie che gli italiani hanno saputo suscitare nella capitale inglese. Tutto risolto? Può darsi. Ma se, invece, nel più oscuro dei retroscena si nascondesse un'altra verità?Come in un romanzo giallo, tra Conan Doyle e Agatha Christie, Amedeo Feniello ci conduce alla scoperta della vita di una delle più straordinarie città dell'Europa medievale, Londra. E ricostruisce una storia vera che illumina a giorno gli albori del capitalismo inglese.

L'altro Novecento. Società, economia e cultura
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Frascani, Paolo

L'altro Novecento. Società, economia e cultura

Laterza, 15/03/2024

Abstract: Il Novecento, il 'secolo breve', viene raccontato tradizionalmente attraverso la politica e l'economia. Come se queste due grandi ruote motrici della storia producessero un cammino necessario e inevitabile. Esiste però un altro Novecento, spesso lasciato ai margini, da cui è necessario ripartire per scoprire le radici del nostro presente. È il Novecento che vede la transizione definitiva dalla società contadina a quella industriale. Quello che vede la nascita e l'evoluzione della società dei consumi di massa e la costruzione, in senso antropologico, di un nuovo modo di vivere e pensare. Quello che vede il crescente e inarrestabile dominio della tecnica, la costruzione di un sistema di produzione e comunicazione su scala globale, la dinamica delle crisi economiche e dei loro effetti. Quello che imprime come 'marchio' indelebile una diversa manifestazione dei sentimenti collettivi e privati.Un libro destinato a soddisfare le domande e le curiosità di quanti si interrogano sulla storia dei mutamenti sociali di massa e di costume.

Prigionieri, internati, resistenti. Memorie dell'"altra Resistenza"
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Labanca, Nicola

Prigionieri, internati, resistenti. Memorie dell'"altra Resistenza"

Laterza, 15/03/2024

Abstract: 600.000 italiani rifiutarono di aderire alla Repubblica sociale di Mussolini dopo l'8 settembre. Furono trasformati in lavoratori coatti da Hitler e oltre 50.000 persero la vita.Protagonisti del primo 'referendum antifascista', questi italiani hanno sempre fatto fatica a trovare un riconoscimento nella memoria della guerra e della Resistenza e in questi ultimi anni sono diventati un oggetto di contesa politica. Di recente hanno preso a essere più considerati – dalle istituzioni, dalla retorica celebrativa, da un certo associazionismo – ma solo come prigionieri maltrattati: il loro no al fascismo di Salò ne risulta quindi depotenziato di ogni valore morale e politico. Sono tornati a essere dei prigionieri e non dei 'resistenti senz'armi'.Il libro ricostruisce questo cambiamento: dal silenzio al riconoscimento, alla retorica celebrativa e al depotenziamento morale e valoriale. Documenta come l'Italia della seconda repubblica sia anche un tempo di contese memoriali, un tempo nel quale la Resistenza rischia di finire accantonata.

L'uomo dell'enciclopedia
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Cavalli, Marco

L'uomo dell'enciclopedia

Neri Pozza, 22/03/2024

Abstract: Marzo 1784. Il settantenne Denis Diderot, convalescente nelle campagne di Sèvres, è raggiunto da un trafelato cronista alle prime armi, risoluto a mettere a segno il colpo giornalistico della sua carriera: intervistare l'uomo che ha legato il suo nome all'Enciclopedia, grandioso catalogo delle conoscenze umane e impresa editoriale senza precedenti nell'Europa del xviii secolo. Pur con il presentimento della morte, Diderot è ancora abbastanza ciarliero da intrattenersi a colloquio con il suo giovane ammiratore, ricostruendo le vicende significative della propria avventurosa esistenza. Ne esce un racconto movimentato, ricco di improvvisazioni geniali, di imprevedibili cambi di ritmo e di rotta. Narrando la rocambolesca genesi dell'Enciclopedia, di cui fu uno degli artefici, Diderot percorre e ci fa percorrere la Francia dei Lumi. Penetra nei salotti e nelle tipografie di Parigi, avvicina protagonisti ed eroi della scena politica e culturale: da Jean-Jacques Rousseau a Madame Pompadour, da Cesare Beccaria a Voltaire, dall'affabile censore Malesherbes all'altezzoso filosofo Condillac. Amici, collaboratori illustri, antagonisti palesi e occulti, donne di insospettata virtù ed erudizione, uomini di scienza e di chiesa, chiamati alla ribalta da Diderot, contribuiscono al suo ritratto nel momento stesso in cui lui li ritrae per noi.Dopo aver consacrato quasi tutta la mia vita all'Enciclopedia vorrei mi fosse risparmiato lo spettacolo di vedermi sepolto dentro un'enciclopedia che immagino piena di inesattezze, visto che non sarò io a curarla.L'esigenza di diffondere la conoscenza, l'estro di improvvisare la vita, il piacere sfrenato di raccontarla, nell'autobiografia che Denis Diderot non scrisse mai.

Laboratorio Palestina. Come Israele esporta la tecnologia dell'occupazione in tutto il mondo
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Loewenstein, Antony - Ovadia, Moni - Mataldi, Nazzareno

Laboratorio Palestina. Come Israele esporta la tecnologia dell'occupazione in tutto il mondo

Fazi Editore, 26/03/2024

Abstract: "Un tragico e inquietante resoconto di come Israele sia diventato un fornitore di strumenti di violenza e repressione brutale, dal Guatemala al Myanmar e ovunque se ne sia presentata l'occasione".Noam ChomskyIl complesso militare-industriale di Israele utilizza i Territori Occupati palestinesi come banco di prova per le armi e le tecnologie di sorveglianza che esporta in tutto il mondo. Per oltre cinquant'anni, infatti, l'occupazione illegale della Cisgiordania e della Striscia di Gaza ha fornito allo Stato israeliano un'esperienza formidabile nel controllo di una popolazione "nemica", i palestinesi. In questo libro il giornalista d'inchiesta Antony Loewenstein indaga per la prima volta questa inquietante realtà, mostrando come la Palestina sia diventata il laboratorio perfetto per l'industria israeliana della difesa e della sorveglianza, e come le tattiche israeliane di occupazione siano sempre più il modello per le nazioni che vogliono colpire le minoranze non gradite. Dalle tecniche di polizia alle munizioni letali, dal software di spionaggio Pegasus ai droni utilizzati dall'Unione Europea per monitorare i migranti nel Mediterraneo, Israele è oggi un leader mondiale nei dispositivi militari e di intelligence che alimentano i conflitti più violenti del pianeta. Nel libro, grazie a documenti inediti, Loewenstein denuncia anche il sostegno israeliano ad alcuni dei regimi più spietati degli ultimi settant'anni, tra cui il Sudafrica dell'apartheid, il Cile di Pinochet, la Romania di Ceaușescu, l'Indonesia di Suharto e il Ruanda prima e durante il genocidio del 1994.Laboratorio Palestina – vincitore del Walkley Book Award per il miglior libro del 2023, il più prestigioso riconoscimento giornalistico in Australia – è una magistrale opera di giornalismo investigativo che fa luce sulle responsabilità di Israele nella violazione dei diritti umani nel mondo."Come essere umano ed ebreo, so che l'uguaglianza e la giustizia tra israeliani e palestinesi sono l'unico modo per risolvere questo conflitto. Questo libro è il mio contributo per porre fine a decenni di discriminazione e rivelare i meccanismi segreti grazie ai quali è potuta durare tanto. Il futuro non è ancora scritto".Antony Loewenstein"Un libro ammirevole, documentato e basato su prove, sul lato meno conosciuto dell'occupazione. Fornisce un ritratto di Israele, uno dei dieci maggiori esportatori di armi al mondo, che commercia in morte e sofferenza e le vende a chiunque voglia comprarle".Gideon Levy, "Haaretz""Una lettura irrinunciabile su un aspetto nascosto e scioccante della colonizzazione israeliana dei palestinesi. Abbiamo atteso a lungo un libro come questo che svela in che modo Israele utilizza l'oppressione della Palestina per potenziare le sue industrie militari e di sicurezza. Loewenstein mostra chiaramente che questo tipo di esportazione è oggi il contributo più significativo di Israele alla violazione globale dei diritti umani".Ilan Pappé"Un trionfo del giornalismo d'inchiesta".Avi Shlaim, professore emerito di Relazioni internazionali all'Università di Oxford"Laboratorio Palestina vede la luce nel momento più opportuno come monito agli israeliani a liberarsi del loro fascismo".dalla prefazione di Moni Ovadia

Maxima-Minima
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Jünger, Ernst

Maxima-Minima

Guanda, 15/03/2024

Abstract: Maxima-Minima, ovvero massime concentrate nello spazio minimo dell'argomentazione aforistica. Una raffica di sentenze, la cui estrema sinteticità è proporzionale alla densità, prive però di qualunque intenzione didascalica: "Tutte le tentazioni di fare della pedagogia andranno represse. A cosa servono, infatti, i punti d'osservazione quando sta venendo giù una slavina?" In queste spiazzanti riflessioni, concepite inizialmente come "note a margine" dell'Operaio (1932), ma pubblicate tre decenni dopo con un peso specifico proprio, Jünger propone un'approfondita analisi della protagonista indiscussa del XX secolo, la tecnica, nel contesto della "mobilitazione totale": la sua incidenza sociale, economica ed etica; la sua valenza metafisica e la sua possibile trasfigurazione estetica, i suoi effetti sulla cultura e sull'uomo, "titano e antieroe", "operaio e musico", "politico e profeta". Una piccola perla della produzione jüngeriana in cui il grande teoreta studia con sguardo da entomologo i meccanismi del lavoro umano, specchio della rivoluzione mondiale, cercando di illuminare un'epoca tra le più ardue della storia.

Michelangelo non è una tartaruga e altre otto cose che (forse) non sai sull'arte
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Sciutto, Rey

Michelangelo non è una tartaruga e altre otto cose che (forse) non sai sull'arte

Mondadori Electa, 05/03/2024

Abstract: Una bella mattina, il Sacro Calabro Imperatore si è reso conto che i novanta secondi di un video TikTok non sono sufficienti per raccontare nel dettaglio tutte le bellezze comparse sulla faccia della Terra... E allora cosa fare? Si è armato d'inchiostro, penna d'oca e pergamena e si è messo ad approfondire le vite, le opere e le tecniche degli olimpici dell'arte che, nei secoli, hanno abitato il nostro pianeta (rendendolo assai migliore). Cosa ne è nato? Ma questo prezioso libercolo! Michelangelo non è una tartaruga è il libro perfetto sia per chi scrive ogni giorno all'Imperatore messaggi del tipo: "Dove posso trovare più informazioni su questa opera che citi nel video?", sia per chi vuole approcciarsi per la prima volta alla storia dell'arte, ovviamente... divertendosi. Nonostante si sia trasferito dal web alla carta stampata, il giovane divulgatore Rey Sciutto non perde il suo stile caustico e ironico (e a tratti bizzarramente desueto!) e ci regala una serie di curiosità sulla storia dell'arte. Tra queste pagine, viaggerai nel tempo per scoprire chicche e svelare misteri: dall'iconico profilo di Federico da Montefeltro alle Tartarughe Ninja, dall'intelligenza artificiale al logo dello Jägermeister... ce n'è per tutti i gusti!

Donne che lavorano troppo. Liberati dallo stress e ritrova la gioia
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Thomas, Tamu

Donne che lavorano troppo. Liberati dallo stress e ritrova la gioia

Compagnia editoriale Aliberti, 06/03/2024

Abstract: Siamo state condizionate a credere che il nostro valore risieda in ciò che facciamo piuttosto che in chi siamo. Ti ritrovi a dire "sì" perché non ti è mai stato insegnato a dire "no"? Stai lavorando per tutte le ore del giorno, ma non ti senti soddisfatta dei tuoi successi, amplificando i tuoi presunti errori o debolezze? Molti di noi credono che per essere la nostra miglior versione dovremmo fare di più, ma il risultato è spesso stress, burnout e disillusione. Questo libro offre una mano curativa per aiutarti a uscire dai soliti schemi di usare il successo o l'eccesso di lavoro come fonte di auto-convalida. Per le donne, il lavoro non si ferma sul posto di lavoro. C'è un grande carico a casa che continua a ricadere sulle donne, che si tratti di occuparsi dei figli, prendersi cura dei genitori anziani o semplicemente prendere le redini della gestione della casa. Questo è un libro per le donne che lavorano troppo. È per le donne pronte ad ascoltare la chiamata proveniente dall'interno: proveniente dal loro sistema nervoso straziato, da quel senso di ansia sottostante che hanno imparato a normalizzare nel corso degli anni e da una consapevolezza interiore che – forse – non deve essere così.

Il sole di sera
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Grementieri, Sabrina

Il sole di sera

Compagnia editoriale Aliberti, 06/03/2024

Abstract: Marianna è una giovane donna che vive in un furgone camperizzato e lavora come stagionale negli alberghi.Quindici anni prima, dopo una brutale aggressione che le ha causato una parziale perdita di memoria, ha lasciato la famiglia, con cui aveva pessimi rapporti, e ha scelto una vita solitaria. Zero legami, zero affetti, sempre pronta a partire al primo segnale di disagio.Quando il furgone ha un guasto improvviso, Marianna è costretta a fermarsi in un antico borgo ristrutturato sull'Appennino tosco-romagnolo: un luogo incantevole, popolato da gente ospitale e curiosa.In attesa che la sua casa mobile venga riparata, trova lavoro nel ristorante del paese: lei è un'ottima cameriera e Benno, il titolare, è entusiasta.Tra i due nasce una forte attrazione, che Marianna cerca di soffocare: non ha alcuna intenzione di stabilirsi tra quelle montagne, dunque meglio non affezionarsi a nessuno. Ma la cuoca del ristorante, Anita, rimane sbalordita dalla somiglianza della ragazza con una sua amica d'infanzia. E inizia a indagare.Quanto emerge dal passato sconvolge la vita di Marianna, che si trova a dover fare i conti con verità troppo a lungo nascoste. Fermarsi e affrontarle sarà l'unico modo per trovare un po' di pace e smettere di fuggire.

Guerra ed estate
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Ronconi, Luca - Agosti, Giovanni

Guerra ed estate

Feltrinelli Editore, 06/03/2024

Abstract: "Come ci credevamo forti! Come ci credevamo solidi! Non siamo quelli che speravamo, non ce la facciamo..."Scritta nel 1956, Guerra ed estate è la sola prova drammaturgica di Luca Ronconi, destinato a diventare di lì a qualche anno uno dei maggiori registi del Novecento e a sovvertire le regole della comunicazione teatrale. Il dramma inizia in una villa sui colli del Garda nell'estate del 1944, mentre l'Italia è devastata dalla guerra. I protagonisti sono dei ragazzi. Dino è innamorato di Clara, che non lo ricambia perché legata a Pietro, un giovane ebreo in cerca di scampo dalle persecuzioni razziali. La sorella di Clara, Luisa, è sposata con Gastone, che traffica con i gerarchi fascisti del posto. In una serata che sembra non finire mai si intrecciano approcci amorosi, ambizioni, slanci idealistici e fucilazioni di partigiani. Il tempo trascorre, la scena si sposta a Venezia, in un contesto mondano, percorso dalla volontà di dimenticare le tragedie della guerra, mentre gli ideali della Resistenza sfumano ogni giorno di più. E il perseguitato diventa complice dei persecutori. La vicenda si conclude là dove era cominciata, in un'altra calda serata d'estate, quando si consumano definitivamente le ambizioni perdute di questo gruppo di giovani che ha ormai raggiunto la maturità, tra le ombre lunghe di Anton Čechov.

La bambina che non c'era
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Shakib, Siba - Lionetti, Claudia

La bambina che non c'era

Libreria Pienogiorno, 06/03/2024

Abstract: Se hai un segreto, prendilo, portalo sull'Hindu Kush e nascondilo sotto una pietra.Non c'è un giorno in quei nove mesi e poi nelle lunghe ore del travaglio che Daria non abbia pregato perché nascesse un maschio. Che non abbia tremato per le conseguenze in caso contrario. Suo marito, il giovane e valoroso comandante, non avrebbe potuto sopportare l'affronto di una femmina. Solo al primogenito maschio il comandante può trasmettere tutto ciò che ha imparato dal padre e dai suoi avi. Solo un primogenito maschio può garantire al giovane comandante il rispetto dei suoi combattenti e della sua tribù, sui monti dell'Hindu Kush, in Afghanistan. Daria sa bene cosa può fare il villaggio se mette al mondo una bambina.Una femmina vale meno di una pecora, meno di niente. Potrebbe anche non esistere. Così Samira, che nasce nonostante tutte le preghiere, non vivrà un solo giorno da bambina.In segreto il comandante decide che la crescerà come un maschio e che il suo nome è Samir. E che, quando sarà il momento, prenderà il suo posto. Samir impara a cacciare, ad andare a cavallo, a sparare e a combattere e gode di una libertà che alle donne è sconosciuta. Molte domande e turbamenti si agitano in lei, ma si allena a soffocarle. Per tutti è un ragazzo forte e saggio e i suoi soldati non hanno dubbi: se mai il comandante morisse in battaglia, dovrà essere lui la nuova guida.Un caso editoriale che ha emozionato il mondo, una storia vera, avvincente e indimenticabile. Un turbine di sentimenti, conflitti interiori e sociali sullo sfondo di un Paese senza pace. La storia di una bambina coraggiosa in lotta per riappropriarsi della propria vita e del proprio destino.

La guerra di Heisenberg. La storia segreta dell'atomica nazista
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Powers, Thomas - Maurizi, Stefania - Frezza, Paola

La guerra di Heisenberg. La storia segreta dell'atomica nazista

Fuoriscena, 08/03/2024

Abstract: Nulla mancava alla Germania di Hitler per costruire una bomba atomica, e sarebbe stata la prima della storia. C'era il sostegno delle alte gerarchie naziste, c'era l'appoggio della casta militare, c'erano i laboratori e gli impianti industriali meglio attrezzati d'Europa e c'era infine un gruppo di scienziati guidati dal genio della meccanica quantistica Werner Heisenberg, premio Nobel per la Fisica nel 1932 che, pur ricevendo proposte dalle migliori università e dai più prestigiosi istituti di ricerca del mondo, si rifiutò di lasciare il suo Paese.Perché allora non ci fu un'atomica nazista? Una risposta a questa domanda è ben nota: Heisenberg e gli altri scienziati tedeschi sbagliarono i calcoli e sostennero che il piano avrebbe richiesto troppi anni di studi, un'enorme quantità di uranio e sarebbe rimasto comunque di difficile realizzazione. Di fronte a questo scenario, i gerarchi nazisti avrebbero optato per altre strategie.Ma Heisenberg era stato sincero? Aveva davvero creduto che la bomba rappresentasse una possibilità tecnicamente irrealizzabile? Sono le domande che ispirano il lavoro investigativo di Thomas Powers, premio Pulitzer che ha dedicato anni di ricerca a seguire le pur labili tracce lasciate dallo scienziato tedesco, recuperando relazioni ufficiali e documenti segreti, ricostruendo conversazioni private con colleghi e amici, cercando di ricomporre la personalità, le idee morali e politiche di questo gigante della Fisica del Novecento, e smontando una fittissima trama di false accuse, fraintendimenti, reticenze.Come e forse più ancora che nel caso di Oppenheimer, la storia segreta dell'atomica nazista s'interseca con le vicende personali di alcuni tra i più grandi scienziati del secolo scorso: oltre allo stesso Heisenberg e a Robert Oppenheimer, Niels Bohr, Victor Weisskopf, Enrico Fermi, Max Born e molti altri.A rendere la vicenda ancor più intricata è la presenza, accanto agli scienziati e a volte a loro insaputa, dei servizi segreti, che svolsero opera di disinformazione, attivarono reti di spionaggio, progettarono missioni omicide. Questo libro, molto discusso fin dalla sua prima edizione americana nel 1993, propone una ricostruzione profonda e convincente degli avvenimenti legati al progetto dell'atomica nazista e del ruolo di assoluto protagonista giocatovi da Heisenberg stesso. Con lo stile incalzante dello scrittore di spy stories e con il talento del giornalista investigativo, Thomas Powers affronta uno dei capitoli più oscuri e misteriosi del Novecento.

Il potenziale nascosto. Sbloccare le nostre risorse più preziose per raggiungere grandi traguardi
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Grant, Adam

Il potenziale nascosto. Sbloccare le nostre risorse più preziose per raggiungere grandi traguardi

Egea, 08/03/2024

Abstract: Adam Grant ci rivela come possiamo aiutare noi stessi e gli altri a raggiungere vette inaspettateViviamo in un mondo ossessionato dal talento. A scuola celebriamo gli studenti dotati, nello sport gli atleti nati e nella musica i bambini prodigio. Ma l'ammirazione per chi parte con vantaggi innati ci induce a trascurare le distanze che noi stessi possiamo percorrere. Sottovalutiamo le infinite abilità che possiamo acquisire, così come i livelli di bravura che possiamo raggiungere. Tutti possiamo diventare più bravi a migliorare.E quando l'opportunità non viene a bussarci, possiamo sempre costruire noi una porta.Il potenziale nascosto ci offre un nuovo percorso per innalzare le nostre aspirazioni e andare oltre le aspettative.Adam Grant intreccia evidenze scientifiche rivoluzionarie, intuizioni sorprendenti e un'avvincente narrazione che ci conduce dalle aule scolastiche alle sale riunioni, dal parco giochi alle Olimpiadi e dal sottosuolo al cosmo. Dimostra che il progresso non dipende tanto dall'impegno che profondiamo quanto dalla capacità che abbiamo di apprendere. La crescita non riguarda il genio con cui nasciamo ma il carattere che sviluppiamo. Grant ci spiega come costruire le capacità caratteriali e le strutture motivazionali con cui possiamo realizzare appieno il nostro potenziale e come progettare sistemi in grado di creare opportunità per tutti coloro che finora sono stati sottovalutati e trascurati.Molti autori hanno descritto nel dettaglio le abitudini delle grandi star che raggiungono traguardi strabilianti. Questo libro ci fa capire che chiunque può aspirare a più alti propositi e riuscire.La vera misura del nostro potenziale non è l'altezza della vetta che abbiamo raggiunto, ma la distanza che abbiamo percorso per arrivarci.

Il valore non ha età. Persone e organizzazioni oltre il divario generazionale
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Marchioni, Ilaria - Moretti, Gaia - Tossici, Giulia

Il valore non ha età. Persone e organizzazioni oltre il divario generazionale

Egea, 29/02/2024

Abstract: Ognuno di noi, almeno una volta nella vita, ha fatto esperienza dei pregiudizi legati all'età e si è dovuto confrontare con gli stereotipi che accompagnano il fatto di essere percepiti dagli altri come "troppo giovani" o "troppo vecchi". Il tema delle generazioni, dei bias e degli stereotipi legati all'ageismo è particolarmente vivo nell'ambito della formazione e della consulenza organizzativa, tanto che si parla ormai di vero e proprio age management.L'obiettivo è sempre lo stesso, che lo si persegua in un'aula di formazione o nelle relazioni interpersonali: favorire la crescita, la consapevolezza e la comprensione reciproca fra persone che hanno età diverse, con ripercussioni importanti sulla motivazione, la creatività, la voglia di collaborare e, di conseguenza, anche la loro produttività quando lavorano insieme.L'ingresso via via più massiccio dei giovanissimi della Gen Z, con tutto il portato di innovazione, diversità e richiesta di cambiamento che questo pone alle organizzazioni, è un'occasione da non mancare per integrare i vecchi e i nuovi paradigmi di lavoro. Le aziende che sapranno farlo più e meglio delle altre svilupperanno un vantaggio competitivo notevole. La chiave per traguardare tutto questo è l'integrazione e la messa insieme delle diversità in ambienti di lavoro sempre più inclusivi.La posta in gioco non è mai stata così alta. La buona notizia è che anche gli strumenti e le leve attivabili per allenare le persone a mettere in campo la versione migliore di sé non sono mai stati così affinati e potenti.

Papà mi faccio prete!
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Rindone, Salvatore

Papà mi faccio prete!

Il Pozzo di Giacobbe, 05/03/2024

Abstract: Che senso ha farsi preti? Cosa significa essere preti oggi? E soprattutto, ne abbiamo davvero ancora bisogno? Queste e tante altre sono le domande che l'autore si pone con arguzia e con una buona dose di autoironia sul "mestiere impossibile" del prete. Formazione nei seminari, burnout da parrocchia, senso del celibato sono solo alcuni dei temi presenti. Il volume ci restituisce il volto più umano e più fragile del prete di oggi, ma forse proprio per questo anche quello più credibile perché più simile al mistero fragile di Dio (dalla Prefazione di Andrea Grillo)

Voli per il mondo
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Ferrarin, Arturo

Voli per il mondo

Paperleaves, 06/03/2024

Abstract: Arturo Ferrarin è stato un aviatore italiano. Prese parte alla prima guerra mondiale, prima come mitragliere nel corpo degli aviatori e poi come pilota. Nel 1920 acquistò fama mondiale con il raid Roma-Tokyo e nel 1928, con il capitano Carlo Del Prete, conquistò il primato mondiale di durata di volo in circuito chiuso ed il primato di distanza senza scalo da Montecelio (Roma) a Touros (Brasile), percorrendo in 49 h 19 min. 7188 km. Per questa impresa fu decorato della medaglia d'oro al valore aeronautico.

Psicopompo
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Nothomb, Amélie - Di Lella, Federica

Psicopompo

Voland, 05/03/2024

Abstract: "Se scrivo è anche perché il gelo non solidifichi dentro di me."In questo trentaduesimo romanzo Amélie Nothomb ci parla del suo amore per gli uccelli e per il loro volo, della sua infanzia errabonda al seguito del padre diplomatico, della violenza subita appena dodicenne sulla spiaggia di Cox's Bazar in Bangladesh. A cui fanno seguito il trauma, l'anoressia come crudele possibilità di resurrezione e infine il potere salvifico della scrittura con la severa disciplina necessaria… Pagine intrise di intimità per il romanzo più personale e autobiografico della pluripremiata e amatissima autrice belga. Un libro diverso dai precedenti ma che allo stesso tempo li illumina tutti.

Balkan Football Club. Viaggio rocambolesco alla ricerca di utopie e rigori sbagliati
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Galleri, Gianni

Balkan Football Club. Viaggio rocambolesco alla ricerca di utopie e rigori sbagliati

Bottega Errante Edizioni, 06/03/2024

Abstract: Dieci anni di viaggi tra Bulgaria, Romania, Albania ed ex Jugoslavia sulle tracce di vicende e di episodi poco conosciuti che hanno fatto la storia – non solo calcistica – di queste terre. Dal Marakana di Belgrado alle utopie di cemento degli spomenik jugoslavi, dal Maksimir di Zagabria alle sponde del lago di Ocrida, senza generalizzazioni né stereotipi, calandosi fra la gente, entrando nei bar, lungo le strade, sui gradoni di tanti stadi in giro per i Balcani. Un viaggio dall'Adriatico al Mar Nero, lungo il Danubio e la Drina, tra vecchi amici e burberi tifosi, birre e cori, ćevapi e rakija, per provare a decifrare i Balcani attraverso la lente d'ingrandimento del calcio.

Sister Deborah
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Mukasonga, Scholastique - Allegri, Giuseppe Giovanni

Sister Deborah

Utopia, 08/09/2023

Abstract: Negli anni trenta del novecento, un vasto movimento di conversione al cristianesimo investe l'Africa orientale. In Ruanda i missionari cattolici invocano la discesa dello Spirito Santo, perché possa annientare il paganesimo indigeno. Il reverendo Marcus, pastore afroamericano giunto dagli Stati Uniti, fonda assieme a una guaritrice, Sister Deborah, una missione evangelica in territorio ruandese. Nei suoi sermoni l'uomo annuncia l'arrivo ormai prossimo di un salvatore. È proprio Sister Deborah a precisare che non solo il messia sarà di colore, ma addirittura una donna. Le ruandesi iniziano allora a scioperare, abbandonano i campi, tengono lontani i mariti, convinte che, dopo mille anni di infelicità, una nuova epoca di gioia e prosperità attenda le donne. I disordini si diffondono, ma sono rapidamente repressi dalle truppe coloniali. Sister Deborah scompare e la sua vita si sublima in leggenda. Non tutto, però, è perduto. Ikirezi, una bambina ruandese che un tempo la suora ha miracolosamente curato, infondendo in lei il suo potere taumaturgico, è nel frattempo diventata una brillante accademica africanista e si mette sulle tracce della sua benefattrice. Riuscirà a ritrovarla? E, se sì, prima o dopo che una donna nera, messia di un'era nuova, rivoluzioni il mondo?